Date disponibili
non disponibili
Durata
45 minuti
Contributo
12euro
Accessibile ai disabili

Borghi dei Tesori Fest
3
Contessa Entellina
Esperienze
Il rifugio degli eremiti ridisegnato da Vanvitelli

Nel Trecento, dodici frati eremiti scelsero il bosco di Calatamauro come romitorio, nel 1318 abbracciarono la regola benedettina. Il monastero fu sempre nelle grazie dei sovrani, prima di Federico II, poi dell’infanta Eleonora d’Aragona; re Alfonso, nel 1433, gli concesse la completa esenzione fiscale. Nel 1491 i frati si trasferirono nella congregazione olivetana, nel 1757 iniziarono i lavori della chiesa che si estende su un’area di oltre duemila metri quadrati: al restauro prese parte anche Luigi Vanvitelli. I monaci rimasero fino al 1784: furono anni di elargizioni, ma anche di contrasti con il fisco, di liti fra il clero isolano e quello continentale. Espulsi i benedettini bianchi, chiesa e monastero furono abbandonati e i beni confiscati. Dieci anni dopo l’affidamento agli Agostiniani calzati, con i quali l’abbazia rinacque. I feudi tornarono al monastero, furono iniziati i restauri e l’abbazia si arricchì di opere. Fu una presenza importante, ancora oggi il 28 agosto i fedeli devoti a Sant’Agostino arrivano in pellegrinaggio. Nel 1932 il convento chiuse per mancanza di religiosi, molte opere così come il fondo libraio, furono ricollocate, e il monastero (danneggiato dal terremoto del 1968) in parte venduto. Oggi ospita anche ambienti per cerimonie.

Biglietto acquistabile esclusivamente online.

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