L’Ottocento, a Balestrate, fu il secolo d’oro per la produzione del vino. Il barone Beniamino Ingham della contea di York, che aveva aperto il suo stabilimento principale a Marsala, nel maggio 1827, aprì qui una fattoria succursale e trovò i vini prodotti nel territorio “così preziosi… di non averne gustato simili nelle varie regioni del globo da lui visitate”.
È qui, nei tipici bagli, che i Woodhouse, gli Ingham e i Florio impiantarono le succursali delle loro aziende. Il territorio di Balestrate forniva circa il trenta per cento di mosto e vino che sarebbero poi diventati meraviglioso Marsala, esportato in tutta Europa, negli Stati Uniti e anche a Sumatra e in Australia. Il Marsala è stato il primo vino italiano a fregiarsi della denominazione Doc.
Oggi, in occasione del Borghi dei Tesori Fest, il Baglio Woodhouse viene aperto al pubblico per uno speciale tour, condotto con la sapiente guida di chi conosce bene la tradizione: si ripercorreranno, così, le rotte del vino, degustando metaforicamente gli antichi sapori dei vitigni autoctoni di queste terre che per secoli hanno prodotto i vini migliori del mondo.