Dall’alto di una rocca era più facile controllare i trasporti, i flussi di traffico delle merci ma anche eventuali nemici. Così il castello sorto su una alta rupe che si alza per 60 metri dalla valle che guarda il San Leonardo, dominava tutto il corso del medio San Leonardo e controllava le principali strade che portavano da un lato a Palermo, dall’altro a Messina. La sua fondazione è di età normanna. Nel punto più alto della rupe svettano ancora i resti della torre mastra; nella torre mediana vi sono i resti di una postierla e due finestre monofore. Recenti campagne di scavi e restauri hanno evidenziato e reso fruibili al pubblico tutte le aree di interesse, che comprendono altre torri, le cisterne e il primo livello difensivo con i caratteristici rilievi merlati. Per quanto riguarda il monastero basiliano, si racconta che re Ruggero, di ritorno dalla conquista di Trapani, nella sua sosta a Vicari abbia visitato la chiesa di Santa Maria di Boikos, detta anche di Biccari o Boico e trovò i monaci che pregavano. Il re normanno apprezzò l’impegno dei monaci basiliani che avevano mantenuto il culto cristiano anche durante l’occupazione islamica e concesse al monastero alcune terre, tra cui quelle di Scopello. I monaci e gli eremiti venivano avviati al raggiungimento dell’apatheia, un superamento delle passioni per il raggiungimento della fede. La chiesa è ad un’unica navata con un altare principale. Al centro dei due lati più lunghi si trovavano due altari minori. Al centro della navata, all’inizio della seconda arcata, sono state rinvenute delle sepolture gentilizie con vistosi gioielli risalenti al periodo normanno.
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3euro
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Il maniero normanno sorto in cima alla rupe con il monastero basiliano apprezzato da re Ruggero