Non tutti sanno che la Sala delle armi del tardo barocco Palazzo Comitini ospita un arazzo con il Genio che riproduce la scultura del Marabitti a Villa Giulia, attribuito a Nicolò Palma, forse realizzato tra il 1776 e il 1778: l’architetto trapanese si occupò del progetto del Palazzo che dello schema geometrico del giardino di Villa Giulia. L’arazzo rappresenta il Genio seduto su una roccia in un giardino rigoglioso, mentre il sole cala dolcemente sul mare disegnando la sagoma di Monte Pellegrino. La costruzione, voluta da Michele Gravina y Cruillas, principe di Comitini, risale al 1768-1771, proprio su progetto di Nicolò Palma. Negli sfarzosi saloni sono custoditi quadri di celebri artisti, anche contemporanei, da Renato Guttuso a Lia Pasqualino Noto, da Renato Tosini a Gianbecchina, da Mario Rutelli a Mario Pecoraino, oggi finalmente catalogati. La Sala Martorana, per alcuni decenni sede del Consiglio provinciale, è un pregevole esempio dell’ultimo barocco palermitano, tra affreschi, stucchi, decorazioni e specchi. Il palazzo ha ospitato la Provincia regionale, oggi la Città metropolitana.