L’ex convento seicentesco di Sant’Antonio da Padova, a pochi passi dalla stazione centrale, custodisce quattro secoli di storia, e conserva ancora gli ambienti e i macchinari artigianali utilizzati dai monaci per impastare la farina e preparare il pane, veri reperti di archeologia industriale compreso un gigantesco mulino in legno massiccio. Il convento, progettato da Mariano Smiriglio e realizzato dopo due secoli nel 1630, con la soppressione degli ordini religiosi nel 1866 fu trasformato dall’esercito in “caserma della sussistenza”. Acquisito dall’Università nel 2004, è stato ristrutturato nel 2012, e in questi mesi si sta completando un nuovo restauro che riguarda l’ala dell’ex refettorio, sottostante il mulino e il relativo lato del porticato; erano già tornati alla luce i quattro splendidi affreschi seicenteschi, dimenticati da 150 anni, nascosti come erano sotto due dita di intonaco. Quando passò sotto l’egida dei militari, fu infatti stravolta la fabbrica originale, chiusi i portici del chiostro per ricavare nuovi locali e occultati con il gesso gli affreschi che probabilmente furono realizzati proprio da alcuni dei monaci degli Osservanti Riformati di San Francesco.
Date disponibili
25
Maggio 2025
dalle 10:00 alle 17:30
Durata
30 minuti
Contributo
3euro
Non accessibile ai disabili
Il Genio di Palermo
Convento di S.Antonino ed Ex mulino
Palermo
Luoghi
Dove i monaci “fabbricavano” il pane sono tornati alla luce gli affreschi