Giuseppe Barbera – Presidente

Giuseppe Barbera è stato professore ordinario di Colture Arboree. Tra i suoi libri: Ficodindia (con Paolo Inglese), L’epos 2002; Tuttifrutti, Mondadori, 2007 (Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour) e Aboca, 2018; Paesaggi a terrazze in Sicilia, ARPA, 2010; Conca d’oro, Sellerio, 2012; I Paesaggi agrari tradizionali Franco Angeli, 2014; Breve storia degli alberi da lettura, Henry Beyle, 2015; Pantelleria di Fiori e di Fuoco, Rizzoli, 2016; Abbracciare gli alberi, Il Saggiatore, 2017, Antropocene, Agricoltura e Paesaggio, Aboca, 2019. Il Giardino del Mediterraneo. Storie e Paesaggi da Omero all’Antropocene, Il Saggiatore, 2021. Per il FAI ha curato il recupero della Kolymbethra e il Giardino Donnafugata. Membro del Consiglio Scientifico dell’”Osservatorio nazionale del paesaggio rurale” e del Direttivo del Parco Nazionale Isola di Pantelleria. Componente del Consiglio scientifico AIPG, Associazione Italiana Parchi e Giardini Storici e della Fondazione Benetton Studi e Ricerche. Socio onorario AIAPP ed emerito dell’Accademia nazionale di Scienze Forestali.
Elisa Bonacini

Elisa Bonacini è archeologa, dottore di ricerca ed esperta di musei digitali, di processi partecipativi e di crowd-sourcing sul patrimonio culturale in rete, e di nuove forme di comunicazione culturale con le tecnologie e lo storytelling digitale. È stata Ambassador per la Sicilia di Invasioni Digitali ed è la coordinatrice del progetto pilota partecipativo su izi.TRAVEL (#iziTRAVELSicilia). Presidente della Associazione DiCultHer FARO Sicilia, membro della Commissione Tecnologie di ICOM Italia e coordina il Dipartimento comunicazione del Museo Internazionale delle Marionette “Antonio Pasqualino” di Palermo. Da anni lavora nel settore della progettazione culturale con le nuove tecnologie ed è docente di corsi universitari e postuniversitari e per docenti di scuole e operatori museali. Ha pubblicato numerosi articoli e otto monografie, che si distinguono nelle due differenti branche di ricerca, Archeologia e Museologia, Comunicazione e Valorizzazione con le nuove tecnologie. Sul tema cultura, musei e nuove tecnologie ha scritto: Il museo contemporaneo, fra tradizione, marketing e nuove tecnologie (2011); Nuove tecnologie per la fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale (2011); La visibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano (2012); Dal Web alla App (2014); I Musei e le forme dello Storytelling digitale (2020); Digital storytelling nel marketing culturale e turistico (2021).
Eva Di Stefano

Eva di Stefano ha insegnato dal 1992 al 2013 ‘Storia dell’arte contemporanea’ presso l’Università di Palermo, dove in precedenza è stata in ruolo come ricercatrice. Ha collaborato a riviste e quotidiani come critico d’arte e curato numerose mostre per istituzioni pubbliche. Ideando e dirigendo la manifestazione annuale Il Genio di Palermo (1998-2005) ha promosso i giovani artisti siciliani. Specialista di Klimt e della Secessione viennese, è autrice di numerosi saggi e monografie sull’arte europea tra Otto e Novecento e sulle avanguardie storiche. Il suo volume Klimt. L’oro della seduzione (Giunti 2006) è stato tradotto e pubblicato in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2008 ha pubblicato il volume Irregolari. Art Brut e Outsider Art in Sicilia (Kalòs, Palermo) e da allora le arti irregolari sono al centro dei suoi interessi: per promuovere la ricerca e la valorizzazione in quest’ambito, ha fondato e dirige a Palermo “Osservatorio Outsider Art”, rivista semestrale e unico periodico italiano dedicato a questi temi.
Dario Piombino-Mascali

Dopo aver collaborato con l’Istituto per lo studio delle mummie di Bolzano, fondato per monitorare il celebre Uomo del Similaun, l’antropologo Dario Piombino-Mascali è diventato ricercatore all’Università baltica di Vilnius, e ha insegnato e condotto indagini negli atenei di Messina, Catania, Cranfield, Oxford e Tartu. Ispettore onorario dei beni culturali della Sicilia, ha studiato resti umani curati nei Musei vaticani, nel Museo nazionale delle Filippine, o appartenenti alla Collezione anatomica “Paolo Gorini” e all’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina. È anche perito scientifico per la ricognizione delle reliquie cattoliche e conservatore delle celebri Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Membro del comitato editoriale della rivista Kalós, ama valorizzare il prezioso patrimonio etnoantropologico della propria isola. Tra i suoi saggi, Il maestro del sonno eterno (2009), Le Catacombe dei Cappuccini. Guida storico-scientifica (2018) e Lo spazio di un mattino (2020).
Salvatore Savoia

Salvatore Savoia vive a Palermo, città dove è nato e da cui non saprebbe staccarsi, anche se gli piace illudersi di essere un parigino di passaggio. Studi giuridici, decenni in banca, collezionista di vecchie carte ed appassionato d’arte, ha provato e prova a trasferire sogni e ricerche in storie da raccontare. Avrebbe voluto avere come “nonni” Dumas, Brancati, Simenon, Visconti e come zii Truffaut e Fellini. I genitori che ebbe invece gli stavano bene, come la francesissima moglie. Da 15 anni Segretario Generale della Società Siciliana per la Storia Patria, ne dirige con passione la Biblioteca ed il Museo del Risorgimento. Ha pubblicato monografie, articoli e saggi, tra cui una biografia di Tomasi di Lampedusa, ed una serie di opere di narrativa, tra cui alcuni noir. Fa parte della Commissione di Toponomastica del Comune di Palermo e del Comitato d’Onore della Fondazione Piccolo. Insomma, sta sempre a leggere a scrivere. Suo nipote di sei anni dice ai compagni che “il nonno vive in un museo“.
Giuseppe Silvestri

Giuseppe Silvestri, professore emerito di Chimica industriale, ha trascorso tutta la sua carriera accademica nell’ambito dell’Università di Palermo. Ha diretto il Laboratorio di Chimica industriale del dipartimento di Ingegneria chimica, svolgendo ricerche su metodi di sintesi organica industriale a basso impatto ambientale. È titolare di pubblicazioni scientifiche e di brevetti industriali su polimerizzazioni elettroiniziate, su sintesi di derivati del monossido e del biossido di carbonio, su processi sintetici ed estrattivi in ambienti supercritici. Ha tenuto incarichi di responsabilità nel suo Ateneo (Preside della Facoltà di Ingegneria, Rettore). In ambito internazionale ha rappresentato la Conferenza dei Rettori nel Council e poi nel Board dell’European University Association, tenendo la delega alla formazione dottorale. Per un triennio è stato Presidente del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo.
Maria Antonietta Spadaro

Nata a Palermo, architetta e storica dell’arte, è nel direttivo nazionale dell’Anisa (Ass. Naz. Insegnanti Storia dell’Arte) e dirige la Sezione di Palermo. Membro della Commissione toponomastica del Comune di Palermo, è stata consulente del Comune per il progetto Panormus. La scuola adotta la città. E’ nel direttivo dell’Associazione Settimana delle Culture e fa parte della redazione della rivista Kalós. Organizza dal 2005 le conferenze Arte al femminile e ha curato diverse esposizioni fra cui la mostra Novecento Siciliano itinerante in Europa (Minsk, Mosca, Barcellona, Palermo 2003/2004) e O’Tama. Migrazione di stili (2019) al Palazzo Reale; e ancora le mostre Giovanni Lentini (1882-1948) (2011), Michele Catti (1855-1914)(2013), O’Tama e Vincenzo Ragusa. Un ponte tra Tokyo e Palermo (2017) tutte allestite a Palazzo Sant’Elia. Tra le principali pubblicazioni: Raffaello e lo Spasimo di Sicilia (1991), Dizionario degli artisti siciliani-Pittura (1993), O’Tama e Vincenzo Ragusa. Echi di Giappone in Italia (2008), Renato Guttuso (2010), Palermo. Palazzo delle Aquile [con altri] (2012), Archeologia industriale Palermo [con D. Pirrone] (2015), Palermo, l’arte e la storia [con altri] (2016), Itinerario arabo-normanno Unesco a Palermo, Monreale e Cefalù, [con S. Troisi] (2017), Alessandro Manzo (2018). Impegnata nella Didattica dei Beni Culturali, ha pubblicato saggi sull’argomento e libri di fiabe per bambini, ambientate a Palermo in vari periodi storici. Scrive su riviste e quotidiani.
Pietro Todaro

è un idrogeologo. Ricercatore indipendente con incarichi accademici, ha condotto studi come esperto per i sistemi idrici tradizionali sotterranei nella pianura palermitana, nell’area mediterranea e nel Sahara algerino. È consulente esperto nel miglioramento delle tecniche idriche e nella realizzazione di gallerie drenanti e consulente UNESCO per i sistemi idrici in Algeria dove ha condotto studi per aumentare l’efficienza di drenaggio dei foggara. Ha pubblicato circa ottanta tra articoli e volumi. Ha partecipato come relatore a più di 50 tra convegni, congressi, seminari, workshop e masterclass.