
Un tempo era un immenso giardino profumato che avvolgeva la città di Palermo, la mitica Conca d’Oro, narrata da viaggiatori e da poeti arabi. Oggi, dopo gli anni della speculazione e del cemento, il paesaggio è notevolmente cambiato e le aree agricole si sono notevolmente ridotte, ma c’è ancora un’oasi dove si respira lo spirito del tempo. Bisogna andare a Ciaculli per ritrovarlo, tra grandi distese di agrumi. Uno spicchio di paesaggio sopravvissuto ai secoli ma anche un modello economico efficiente di valorizzazione e di esportazione degli agrumi, con il Consorzio del mandarino tardivo di Ciaculli. A guidare i visitatori in questo viaggio sarà Giuseppe Barbera, già docente all’Università di Palermo, tra i massimi esperti del paesaggio della Conca d’Oro.




