
Dal Palazzo Reale alla Zisa, attraverso i Danisinni, inseguendo il fasto di emiri e sovrani che fecero grande Palermo nell’arco di quattro secoli. È l’itinerario Unesco arabo-normanno raccontato da un narratore d’eccezione: il giornalista Mario Pintagro. L’esistenza di una zona fertilissima e ricca d’acque da cui originava il Papireto è documentata sin dal periodo arabo. Il percorso di quasi un chilometro e mezzo, parte da Piazza Indipendenza per raggiungere Piazza Zisa e coinvolge infatti la via principale e la piazza dei Danisinni, il cui nome nella sua attuale forma storpiata trae origini dall‘Arabo “Ayu‘abi Sa‘Idin”, ovvero la fonte di Abu Said. Qui infatti si trova la sorgente che alimentava il Papireto uno dei due storici fiumi della città. Gli arabi sfruttarono molto le acque purissime di Danisinni, tanto che intorno all’anno 1000, l’emiro Giafar Ibn Yusuf fece costruire un acquedotto per approvvigionare alcune fon-tane della città. L‘area era ricchissima di papiri. Oggi, nonostante l‘interramento del fiume e i diversi interventi edilizi subiti soprattutto negli ultimi decenni, il rione Danisinni mantiene ancora, inaspettatamente, degli scorci “agresti” di particolare suggestione.




