Tra ceramiche e campane nelle ultime fonderie

L’antica Scirtea sicana era nota da tempi antichissimi, come raccontano i ruderi del castello inaccessibile di Acristia, ma di Burgio si inizia a parlare sotto l’emiro arabo Hamud. Nel Trecento finì nelle mani dei Peralta poi dei Gioeni, poi dei Colonna. Nel convento dei Cappuccini c’è una delle più impressionanti raccolte di mummie, perfettamente restaurate, oltre che scheletri e arredi funerari. Venire qui vuol dire perdersi tra il suono delle campane delle ultime fonderie, il profumo intenso delle ceramiche stagnate, i chiaroscuri dei portali in pietra.

  • ◉ FESTIVAL

    Tra saloni affrescati, immersioni nella tonnara di Aspra e passeggiate lungo la costa di Porticello, il festival svela i mille volti di una terra generosa. Un programma dal 20 settembre al 5 ottobre che unisce arte, storia e natura, con esp...

    di Redazione

  • ◉ CULTURA

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