
E’ il luogo dove Giovanni Falcone e Paolo Borsellino lavorarono insieme: dentro il Palazzo di Giustizia ci sono tre stanze blindate – il cosiddetto “bunkerino” appunto – dove i due magistrati del Pool Antimafia furono trasferiti dopo la strage Chinnici, il 29 luglio del 1983; e dove scambiarono opinioni, studiarono le carte, costruirono strategie, fino al 1986 quando Borsellino venne nominato procuratore della Repubblica a Marsala. Nel “bunkerino”, è nato il Museo Falcone Borsellino, realizzato dalla Giunta distrettuale dell’ ANM – Associazione Nazionale Magistrati di Palermo nel 2016 con il contributo di Giovanni Paparcuri, sopravvissuto alla strage Chinnici, divenuto poi collaboratore dei due giudici ed “inventore” della informatizzazione, all’epoca rivoluzionaria, del maxiprocesso. Il museo è curato dalla Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia ETS – progettolegalita.it. E’ un luogo dove si avverte forte la memoria; è un bene collettivo, visitato ogni anno da un numero sempre crescente di persone. Entrarci vuol dire rendere omaggio ai due magistrati, e agli componenti delle loro scorte, ma soprattutto ricordarli e raccoglierne l’eredità morale.
Attenzione: L’accesso al sito sarà consentito esclusivamente previo invio alla mail [email protected] della copia del documento di identità di ogni partecipante entro e non oltre il mercoledì che precede il giorno della visita.
NB: ANM aderisce al Festival gratuitamente, il contributo versato sostiene interamente la manifestazione.