
La chiesa arcipretale insigne Collegiata di San Pietro è addirittura a cinque navate (unica del genere nella provincia), leggenda vuole che sia stato il primo luogo di culto cristiano edificato su un tempio pagato, dopo il passaggio di San Pietro. Ha una lunga storia di restauri, aggiunte, stratificazioni fino all’attuale disegno dell’architetto Giovanni Biagio Amico nel 1775. Sopravvisse ai bombardamenti del 1943 e non fu distrutta (come invece avvenne per l’intero quartiere attorno) seppure danneggiata: San Pietro rimase chiusa per anni prima di essere restaurata e riaperta. Dentro conserva una magnificenza, un tesoro inestimabile: un organo monumentale di Francesco La Grassa realizzato tra il 1836 ed il 1847, uno strumento musicale tra i più famosi al mondo, color oro tra il bianco delle colonne; un organo a canne, secondo al mondo per imponenza che si ritiene possa riprodurre, oltre che a tutti gli strumenti, anche la voce umana.