
Quando i Fenici arrivarono per la prima volta a Palermo, trovarono un paesaggio molto diverso: montagne boscose e, ai loro piedi, una vasta pianura attraversata da due fiumi, il Kemonia e il Papireto. Questi scorrevano incassati in profonde forre, isolando un altopiano su cui sarebbe nata la città. Nei millenni successivi, le attività umane hanno profondamente trasformato questo scenario: i fiumi sono scomparsi e la costa e il drenaggio superficiale sono stati modificati. Durante questa passeggiata si potranno osservare le tracce ancora visibili dell’antico paesaggio e i materiali geologici impiegati per pavimentare strade e costruire chiese, palazzi e monumenti.










