La Fulgentissima di Federico tra castelli e monasteri

La “Fulgentissima” amata da Federico II: nel 1200 Naro era tutta raccolta in una cinta fortificata su cui si aprivano sette porte. Ne è rimasta in piedi solo una, la Porta d’Oro – da qui entravano i carri con il grano – , esempio di un piccolo gioiello medievale che poi si srotola nel barocco. Guardata a vista dal castello Chiaramontano – è quello conservato meglio tra i manieri siciliani del periodo – Naro è punteggiata ovunque da chiese e monasteri, palazzi nobiliari e conventi, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Un borgo in gran parte inedito che non fa parte delle abituale “rotte” dei viaggiatori, e in cui è necessario perdersi.

Cronache del territorio
  • ◉ ARCHEOLOGIA

    Durante i lavori di riqualificazione dell’Orto Pasqualello sono state rinvenute sepolture risalenti al V-VI secolo avanti Cristo. Tra i reperti più significativi, un elemento architettonico riutilizzato da un tempio e due lekythoi p...

    di Redazione

  • ◉ CULTURA

    Dal Paleolitico alla vita contadina del Novecento, passando per una natura ancora incontaminata: il piccolo comune trapanese presenta la sua candidatura a Patrimonio mondiale dell’Umanità, puntando sull'integrazione tra uomo e ambie...

    di Marco Russo