La “Fulgentissima” amata da Federico II: nel 1200 Naro era tutta raccolta in una cinta fortificata su cui si aprivano sette porte. Ne è rimasta in piedi solo una, la Porta d’Oro – da qui entravano i carri con il grano – , esempio di un piccolo gioiello medievale che poi si srotola nel barocco. Guardata a vista dal castello Chiaramontano – è quello conservato meglio tra i manieri siciliani del periodo – Naro è punteggiata ovunque da chiese e monasteri, palazzi nobiliari e conventi, in un intreccio di storie, culture e religioni di cui è simbolo la chiesa Madre, un tempo moschea. Un borgo in gran parte inedito che non fa parte delle abituale “rotte” dei viaggiatori, e in cui è necessario perdersi.

◉ LE VIE DEI TESORI
Sabato 25 e domenica 26 ottobre apre la sontuosa e barocca chiesa di San Giuseppe, si visitano i siti archeologici, tornano i volo in Piper e lo yoga tra i monumenti. Tante esperienze legate al vino, con la cantina Curatolo Arini che festeg...◉ FESTIVAL
Si va per ipogei, latomie, domus romane, si fa yoga tra i monumenti e si visita la stanza dove il magistrato lavorò per oltre cinque anni. Visite all’Istituto Abele Damiani dove nel 1862 arrivò Garibaldi e sarà di nuovo aperto l’itin...





