Un luogo dove si comprende l’ingegno di chi nei secoli ha fornito l’acqua alla città. Qui un piacevole senso di frescura e il gorgoglio dell’acqua accolgono il visitatore che raggiunge le sorgenti naturali ai piedi della “conigliera”, oggi gestite dall’Amap. Un luogo suggestivo, un antico “tempio dell’acqua”, che ancora rifornisce l’acquedotto palermitano. Nei preziosi quaderni del marchese di Villabianca si fa risalire il nome “Gabriele” alla parola araba “Al Garbal”, che significa grotta irrigante, segno che le sorgenti erano conosciute già nel X secolo. Oltre che per usi domestici, l’acqua era impiegata dalla popolazione per alimentare il funzionamento dei mulini. Geologicamente il sito è costituito da quattro sorgenti da contatto, nelle quali l’acqua sgorga tra le rocce per naturale deflusso. L’alimentazione della falda proviene dal massiccio Sagana Monte Cuccio.
Date disponibili
24
Maggio 2025
dalle 10:00 alle 16:30
Durata
30 minuti
Contributo
3euro
Non accessibile ai disabili
Il Genio di Palermo
Sorgenti del Gabriele
Palermo
Luoghi
Il “tempio dell’acqua” sfruttato dagli arabi