Il cuore più antico di Valledolmo, il luogo dove tutto ebbe inizio è… un olmo. Quando il conte Giuseppe Cutelli ottenne la licentia populandi sulle terre che abbracciavano Valle dell’Ulmo e il palazzo feudale con il suo baglio Castellana, questo divenne il nucleo originario del borgo. Questa è terra di agricoltori e bellezza, molti giovani sono ritornati alle aziende di famiglia; altre terre sono state tolte alla mafia e affidate a cooperative di chi ha deciso di ripartire da qui. È terra di pomodoro siccagno, “oro roso” che nasce e cresce senza bisogno d’acqua. I murales di Igor Scalisi Palminteri, Crazyone, Gods in Love e Frode punteggiano un percorso di resilienza e rinascita tra i vicoli del borgo.


◉ STORIE
Dal riposo celebrato nelle Feriae Augusti ai solenni riti dellâAssunta, fino alle tracce di antichi culti legati alla fertilità e alla terra: un racconto che attraversa duemila anni di storia dellâIsola, dove il calendario agri...◉ BENI CULTURALI
Alta 30 metri e tutelata come bene monumentale, è in cerca di nuovi proprietari la struttura idrica ottocentesca in cui il regista Giuseppe Tornatore ambientò alcune scene del suo capolavoro. Un complesso unico, tra masseria, giardino...