Date disponibili
04 Maggio 2025
dalle 10:00 alle 11:30
Durata
45 minuti
Contributo
5euro
Non accessibile ai disabili

Borghi dei Tesori Fest
1
Delia
Esperienze
Alla scoperta del castello scavato nella roccia

È sempre stata la città dell’uva e del vino, sin da quando il casale arabo Daliyah (vigneto) ereditò il borgo romano costituito da un gruppo di cristiani dediti alla coltivazione della vite. All’inizio del XVII secolo, tanto il castello quanto il borgo erano immersi da vigneti, persino la toponomastica conferma l’attuale via Vignazza, cioè antica vigna. L’azienda di Vincenzo Pillitteri incarna questa antica tradizione: si potranno assaggiare i suoi vini raggiungendo lu Castiddrazzu (il Castello), forse la rocca di Sabuci di cui parla il geografo arabo Idrisi. Era sicuramente già edificato nel 1300, durante la guerra del Vespro: si narra anzi di una sortita francese che, a causa del tradimento di due fratelli deliani, Giobbe e Roberto Martorana, che provocò l’uccisione del castellano, della moglie e della figlia. I reperti trovati durante le ultime campagne di scavo (dal 1987 al 1995) hanno permesso di stabilire che il castello sia stato abitato fino a fine XVI secolo. Nell’800 vi venne impiantato un mulino a vento, poi rimosso. In parte scavato nella roccia, il castello è a quattro livelli: a pianoterra l’area d’ingresso, con le fosse per la raccolta d’acqua, e la piazza d’armi. Con una scala in pietra si accede ad un piccolo terrazzo da cui parte una seconda scala scavata nella roccia che porta ad una piccola sala con volta ogivale e feritoie per il controllo del territorio. Il quarto livello, non più scavato nella roccia, porta ad altre piccole sale. Il castello oggi è di proprietà della Soprintendenza di Caltanissetta.

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