
Le biblioteche delle congregazioni religiose catanesi soppresse, gli archivi degli Ordini monastici, le librerie dei Benedettini: un patrimonio immenso di 290 mila volumi, tra codici miniati, manoscritti, pergamene, corali, erbari secchi, incunaboli, cinquecentine, libri rari e di pregio antichi e moderni, fogli volanti, giornali e periodici, disegni e molto, molto altro. Scorrendo gli scaffali delle Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero, balzano agli occhi le diverse collezioni e i numerosi corpi archivistici. Oltre ai volumi conservati nei conventi e nei monasteri, anche la biblioteca – museo del poeta e traduttore Mario Rapisardi, quella del barone Antonio Ursino – Recupero ereditata alla sua morte, a cui si sono poi aggiunte molte altre donazioni e lasciti, collezioni o singole opere. Visitare queste sale è un vero salto all’indietro nel tempo.