Non arrivano tanti turisti a Collesano: è un borgo silenzioso, fuori dai grandi circuiti, delicato e racchiuso su se stesso. Eppure è terra di artisti, di ieri e di oggi, di artigiani dalle mani d’oro; e da qui sono passate le auto rombanti della targa Florio che ha il suo museo dedicato. La Pasqua è particolarmente sentita e la tradizione della “Cerca” – la Via Crucis itinerante tra i cappucci dei confrati – attira sempre molti spettatori. Ma se si vuole conoscere Collesano, bisogna partecipare all’esperienza immersiva che partirà da piazza santa Maria di Gesù, dal chiostro silenzioso con gli stemmi dei notabili del paese, accanto alla chiesa che ospita il crocifisso seicentesco di Frate Umile da Petralia. Intanto percorriamo via Roma punteggiata dai pannelli in ceramica di Manganello Arte che raccontano la città; al civico 28 c’è la bottega di Pino Valenti, un vero maestro dell’intarsio e del mosaico su legno. Con cui fa un pò di tutto tavoli, opere d’arte e Pinocchi che sono un pò il suo personaggio-icona. Passando davanti la cinquecentesca Basilica di san Pietro si arriva al Municipio che ha sede in un ex convento domenicano e ospita il Museo della Targa Florio. La prima edizione della corsa risale al 1906, e da allora (fatta eccezione per il periodo delle guerre mondiali) si è disputata, negli stessi luoghi, per decenni. Nel 1978 venne trasformata in Rally e con questa nuova veste si corre tuttora. Questo e molto altro raccontano i cimeli, le foto, i trofei, i ritagli di giornale, i documentari, i manifesti raccolti in questo museo, aperto nel 2004. Siamo all’ultima tappa, nell’antico borgo degli stazzunari, dove erano le fornaci e si cuocevano le famose ceramiche di Collesano a pochi passi dai ruderi del castello medievale.
Date disponibili
19
Aprile 2025
alle 10:00
alle 16:00
20
Aprile 2025
alle 10:00
Durata
2 ore
Contributo
10euro
Parzialmente accessibile ai disabili
Dai chiostri silenziosi alla Targa Florio. Gli artisti del legno e le ceramiche colorate