Nel 1132 re Ruggero II dona la chiesa al monastero di San Giovanni degli Eremiti di Palermo che possedeva il territorio di Mezzojuso; quando a metà del XV secolo giunsero gli esuli greco-albanesi venne loro affidata la chiesa con l’obbligo di restaurarla e di officiarvi il rito orientale bizantino. Intorno al 1650 con un lascito del nobile Andrea Reres (che qui è sepolto), venne costruito il monastero e la chiesa fu affidata ai monaci che realizzarono il prezioso patrimonio iconografico dell’Eparchia di Piana degli Albanesi: per il festival si potranno infatti visitare sia il baglio del monastero che la ricchissima biblioteca basiliana. Qui il monaco cretese Ioannikios istituì la scuola di iconografia. La chiesa è a navata unica con sei piccole cappelle laterali arricchite da paliotti e tele: l’ultima e più grande è abbellita da un affresco della Madonna di tutte le Grazie del 1100-1200. L’iconostasi è costituita da icone del XVII secolo di Ioannikios e della sua scuola siculo-cretese, ed è sormontata da una croce processionale quattrocentesca dipinta dal Maestro dei Ravdà. Sulle pareti laterali gli affreschi dei Padri della Chiesa di Olivio e Francesco Sozzi (1754).
Si visitano il baglio e la biblioteca basiliana
In occasione del festival sarà possibile visitare il baglio del monastero basiliano e la ricca biblioteca che custodisce circa 11 mila manoscritti e opere stampate dal 1500 ad oggi. Tra i pezzi rari, tre codici greci dei secoli XIV-XVI, un incunabolo, circa 350 edizioni dei secoli XVI-XVII di cui un centinaio in greco e oltre 320 opere del XVIII secolo. Testi agiografici e liturgici di rito greco bizantino, opere di scienza, testi di filosofia, medicina e astronomia a testimonianza della vastità di interessi dei monaci.
Date disponibili
04
Maggio 2025
dalle 10:00 alle 12:30
dalle 16:00 alle 17:30
Durata
30 min
Contributo
3euro
Accessibile ai disabili
La scuola di iconografia del monaco pittoreSi visitano il baglio del monastero e la biblioteca