Palazzo Bongiorno, sede del Consiglio comunale, è uno degli esempi più belli dell’architettura settecentesca delle Madonie. La costruzione su volere dei baroni venne iniziata da Francesco Bongiorno nel 1754. Il palazzo venne diviso in due ali con al centro un giardino pensile; era composto da tre piani: al pianterreno i magazzini e i depositi, nel mediano gli ambienti di servizio e della servitù con le cucine, e l’ultimo piano era la dimora dei nobili, con la segreteria e la libreria, la cappella, la sala ricevimenti, le camere da letto e i bagni. Ad affrescare il palazzo fu nel 1757 il pittore Romano Gaspare Fumagalli, aiutato dal suocero Pietro Martorana. Per molti anni fu abitato dalla famiglia, dopo la loro estinzione il palazzo ospitò pure l’Accademia degli Industriosi fondata dai fratelli Francesco e Felice Bongiorno, considerata la più importante accademia delle Madonie, che diede sfogo a moltissimi artisti, scultori, pittori, poeti e medici. Palazzo Sgadari fu invece costruito dall’omonima famiglia che si stabilì a Gangi da Petralia Soprana nella seconda metà dell’Ottocento. È a tre piani, dotato di dipendenze sul retro e di una rimessa per l’automobile del barone sul davanti. Aveva un pianoterra adibito a locali di servizio, mentre il piano superiore era destinato alle camere da letto della famiglia, separato dal piano inferiore da un ammezzato destinato alla servitù; sono ancora riconoscibili l’alcova e la piccola cappella murale. Le sale sono tutte affrescate con motivi floreali ed allegorici di chiara derivazione liberty e possiede un artistico portone in legno intagliato. Ospita dal 1958 il museo Civico, suddiviso in cinque aree: archeologica, la Pinacoteca Gianbecchina, il museo delle armi, il museo della fotografia e l’area etno-antropologica.
Date disponibili
11
Maggio 2025
dalle 10:00 alle 17:00
Durata
30 minuti
Contributo
3euro
Accessibile ai disabili
I nobili palazzi affrescati dal Fumagalli