Date disponibili
11 Maggio 2025
dalle 10:00 alle 12:00
Durata
60 minuti
Contributo
5euro
Parzialmente accessibile ai disabili

Difficile dimenticare il Giudizio Universale dello Zoppo di Gangi in tutta la sua potenza di ispirazione dantesca; e la “fossa di parrina” con i corpi imbalsamati dei preti delle Madonie. L’enorme chiesa Madre, costruita nel corso del XIV secolo, intitolata a San Nicolò di Bari, nel Settecento fu abbellita in stile barocco dai fratelli Bongiorno: Felice fu l’architetto e Padre Cataldo il commissionario. All’interno ospita sculture di Filippo Quattrocchi e di scuola gaginiana e, dietro l’altare maggiore, lo straordinario Giudizio Universale, dipinto di Giuseppe Salerno “vulgo dicto lo zoppo di Gangi” del 1629. L’itinerario nella Matrice comprende il museo Diocesano, ma anche la “fossa di parrina”, la cripta dei preti imbalsamati e le tombe gentilizie: tre sale espositive e una sala di scolo, dove veniva ultimato il processo di imbalsamazione. Troviamo preti e arcipreti della Gangi dal 1728 al 1872, all’interno anche il corpo del poeta Giuseppe Fedele Vitale, autore della “Sicilia Liberata”, medico e arciprete; e di don Cataldo Lucio Bongiorno, figlio del barone Bongiorno. Dalla cripta dei preti è possibile anche accedere e visitare una delle 25 tombe gentilizie presenti all’interno della chiesa Madre. All’interno del museo sono presenti opere, cimeli, argenti, paramenti sacri e le maioliche che un tempo sormontavano la cupola della chiesa Madre; e un pezzo di inestimabile valore storico, un calice medievale del ‘500. Addossata alla Matrice, l’antica torre civica, detta “dei Ventimiglia” in stile tardo gotico, venne edificata tra il XIV ed il XV secolo; fa da pronao alla chiesa stessa. In origine era isolata e vi si accedeva tramite una scala di pietra poggiata al fianco orientale; verrà inglobata nelle fabbriche della chiesa Madre nel corso del Seicento.

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