
Il convento dei padri Minori Osservanti fu fondato nel 1430 dal beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, la chiesa (eretta vent’anni dopo, inizialmente fuori dalle mura della città) custodisce ancora oggi il suo corpo incorrotto in un’urna dorata su un altare laterale della chiesa. Il portale di marmo di Carrara dell’ingresso, attribuito allo scultore italiano Bartolomeo Berrettaro, è uno dei più raffinati esempi del Rinascimento siciliano. All’interno, la semplicità dell’impianto francescano si arricchisce di opere preziose: dalla Vergine con Bambino sempre di Berrettaro sull’altare maggiore, alla splendida Madonna Greca di Pietro Ruzzolone: al suo fianco si riconoscono san Francesco e san Benedetto, mentre i conti Enriquez e Cabrera sono inginocchiati tra paggi e damigelle. Da non perdere l’affresco sulla volta, l’Assunzione di Leopoldo Messina che firma anche l’affresco con San Francesco che contempla Gerusalemme; l’elegante custodia marmorea del 1557; e le sculture della scuola del Gagini. Luogo di pace e raccoglimento, il convento svela un chiostro intimo e silenzioso, un angolo di spiritualità nel cuore della città.