Date disponibili
16 Novembre 2025
dalle 10:00 alle 17:30
Durata
30 minuti
Contributo
3euro
Non accessibile ai disabili

Festival Le Vie dei Tesori
63
Palazzo delle Finanze - Ex Carcere della Vicaria
Palermo
Luoghi
Si entra per la prima volta nelle antiche carceri della Vicaria, di sera un videomapping sulla sua storia

Siamo nel cosiddetto Cassaro Morto, su piazza Marina: Palazzo delle Finanze destinato a Regia Dogana sorse nel 1578 ma già vent’anni dopo venne adibito alle malsane Carceri della Vicaria, con il tribunale al primo piano e le celle a piano terra e nelle segrete dove erano anche le stanze della tortura, dove si aggiravano un cappellano, due carcerieri, il computista delle carceri e due carnefici, “dal abito mezzo rosso e mezzo giallo”. Nel 1617 c’era anche una “cappella degli afflitti”, alcune stanze ospitavano i potenti confrati dei Bianchi che si occupavano dei condannati a morte; e dal 1627, anche l’Opera di Nostra Signora di Santa Maria di Visita Carceri e un piccolo ospedale. Soltanto parecchi anni dopo il vicerè Caracciolo decise per celle più umane, e nel 1773 le carceri furono al centro di una sommossa popolare che portò alla liberazione di 300 prigionieri. Si dovrà attendere il 1840, con la costruzione dell’Ucciardone, per riacquistarne l’uso a uffici. L’architetto palermitano Emanuele Palazzotto fu incaricato della trasformazione, riadattò le strutture in pieno stile neoclassico, innalzando un terzo livello. Il Palazzo appartiene al Demanio e ha ospitato l’Agenzia delle Entrate. Gli ampi saloni con le boiserie e le strutture in legno, i soffitti dove si intuiscono splendidi affreschi sopra le scaffalature colme di fascicoli: tutto presto tornerà alla luce.

Nelle sere dal venerdì alla domenica, dalle 20 alle 22,30, l’ex Palazzo delle Finanze, si svela, poi,  come non l’avete mai visto. Ogni mezz’ora nell’atrio del palazzo, oggi di proprietà dell’Agenzia del Demanio, prende vita un videomapping esclusivo, curato da Odd Agency, che rievoca la storia antica del luogo: dalle ricerche di Giuseppe Pitrè sulla vita carceraria riaffiorano i fantasmi di un tempo in uno spettacolare gioco di immagini e suoni. Si potrà visitare anche il primo piano e sarà raccontata la storia di questo maxi edificio.

Il videomapping è un progetto sostenuto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo. L’apertura, realizzata nell’ambito di un accordo di valorizzazione dei beni del Demanio dello Stato, rientra nel progetto internazionale CHORAL, Cultural Heritage fOR AlL, che punta a migliorare l’accessibilità green e digitale nei siti del patrimonio culturale di Malta e Palermo.

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