Una cittadella biomedica animale e vegetale: in pochi, fuori dall’ambiente scientifico, sono entrati in questo luogo che ha acquisito rilevanza scientifica a livello internazionale. Una cittadella che per il festival della Biodiversità ha costruito quattro diversi percorsi che si sviluppano in altrettanti dipartimenti. In ognuno i tecnici spiegheranno il loro lavoro fortemente legato alle mutazioni, alle malattie virali e batteriche degli animali, ma soprattutto alla loro salvaguardia. Si capirà cos’è una BioBanca o come si ricostruisce il carapace di una tartaruga ferita o ancora quali virus possono passare dagli animali all’uomo e viceversa.

1. BIOBANCA E CRABART. È una delle pochissime strutture esistenti nel Mediterraneo per conservare e studiare virus, agenti patogeni, microrganismi, parassiti; ma si occupa anche della salvaguardia delle specie a rischio. Il CRABART è  il Centro di referenza nazionale per alcune malattie trasmesse da zecche.

2. CRETAM. Ospita il Centro di referenza nazionale sul benessere, monitoraggio, diagnostica delle malattie delle tartarughe marine ma anche il Centro regionale di recupero dove le testuggini vengono curate.

3. CRENAL. Il Centro di referenza nazionale e laboratorio mondiale per Leishmaniosi si trova all’interno del laboratorio di Entomologia e controllo vettori ambientali. Si studiano le diverse malattie che possono provenire dagli animali o riguardarli (blue tongue o West Nile, USUTU, Zika, Leishmaniosi).

4. CRENA. Il Centro di referenza nazionale per il controllo dell’Anisakis si trova all’interno del dipartimento, dove verranno spiegate le analisi che si possono effettuare per garantire la sicurezza degli alimenti di origine animale e vegetale.