
È il simbolo di lotta alla cementificazione selvaggia della periferia della città: un tempo lontano Ciaculli era soltanto una distesa di agrumeti alle pendici di Monte Grifone, poi sono arrivate le guerre di mafia e il cemento si è mangiato le piante. Ma il Mandarino tardivo (o marzuddi o marzolino) era sempre lì a Croceverde già sin dagli anni Quaranta quando, nato per una mutazione gemmaria spontanea del mandarino Avana, era diventato un prodotto di punta perché riusciva a restare sul mercato appunto fino a marzo inoltrato. Oggi è sempre alla moda, amato da produttori e consumatori: lo racconteranno Giovanni D’Agati, presidente del Consorzio Tardivo di Ciaculli, e Paolo Inglese, professore di Arboricoltura generale e Coltivazioni arboree dell’Università di Palermo.







