
È il cimitero più antico della città, risale al 1426, ma è anche il luogo con più tombe nobiliari. La visita a Santa Maria del Gesù verrà condotta dai frati del convento a cui appartiene. Il percorso sarà un vero viaggio storico tra le cappelle gentilizie, a iniziare da quella dei Florio, con le tombe di Vincenzo, Ignazio e donna Franca, e proseguendo per quella di Enrico Albanese, medico di Garibaldi, di Luigi Mercantini (l’autore della “Spigolatrice di Sapri”), dell’archeologo Antonino Salinas. E ospita la memoria contemporanea, attraverso le tombe dei morti di mafia, come Paolo Borsellino. Senza dimenticare che le cappelle monumentali dei La Grua, degli stessi Florio (firmata da Damiani Almeyda), dei Lanza (opera di Ernesto Basile) sono vere opere d’arte e non sono state toccata dalle fiamme durante gli incendi di luglio che hanno invece distrutto la chiesa.