Borgo di rovine e vigneti, cave e boschi, affonda nei misteriosi elimi e corre veloce verso le imprese garibaldine. Calatafimi Segesta è stata tra i protagonisti della nascita dell’Unità d’Italia, ma ospita anche uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo. Il borgo invece vive la sua quotidianità operosa, sorta nel XII secolo intorno al Castello Eufemio, antica roccaforte bizantina, mentre il nome le arriva dall’arabo Kalat al Fimi. Ospita chiese splendide e la casa dove dormì Garibaldi, si scoprono gli artigiani, ci si incammina nel bosco Angimbè, nei giardini della Kaggera, un Eden incontaminato che accoglie antichi mulini, i giardini di arance, l’antico lavatoio del lino di contrada Canale e le zachie arabe. Calatafimi ha vinto la prima edizione del Premio Borghi dei Tesori con il progetto di restauro dell’antico orologio della Matrice. Da non perdere il concerto al tramonto nell’Eremo del Giubino
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Sono stati scoperti per caso durante i lavori stradali nel 1933 e riaperti in anteprima due anni fa per Le Vie dei Tesori, poi è iniziato il loro recupero. Sono visitabili durante i tre fine settimana del Festival, nei tre weekend dal 14 a...◉ CULTURA
Per il primo anno si visita lex cappella abbandonata di San Vituzzo, rimasta chiusa per trentanni e poi affidata all'Arcidiocesi Rumena Ortodossa di Sicilia. Si scopre il nuovo Museo dei Carabinieri e si ammirano le barche dei tonnaroti...