Araba, lontana, sembrerebbe che Cassaro tragga il suo nome dall’arabo Kars che vuol dire castello, fortezza, altri la identificano con l’antichissima e misteriosa cittadina sicula di Cacyrum. Durante il weekend di Pasqua, il minuscolo e antico borgo – il più piccolo della provincia di Siracusa e tra i meno abitati della Sicilia con appena 700 residenti – si anima di tradizioni e riti che affondano le radici in un passato millenario. Tra ulivi secolari, chiese storiche e il profumo di miele di timo, Cassaro offre un’esperienza unica, sospesa tra sacro e profano. Le sue origini si intrecciano con una natura generosa, che regala l’oliva “tonda iblea” e l’olio “dei Monti Iblei”, molto ricercato, e totalmente biologico, ma anche castagne, pesche, nocciole, funghi e pinoli. Il miele qui profuma di timo, gli artigiani intrecciano ancora oggi panieri in canne e rami d’ulivo. Durante le celebrazioni pasquali, il borgo rivive la sua storia, tra processioni, artigianato locale e percorsi naturalistici. Vi perderete tra le sue chiese, scoprendo una storica banda musicale e una suggestiva linea ferrata trasformata in percorso naturalistico, tra mulini ad acqua lungo la valle dell’Anapo.


◉ PALERMO
Durante i lavori di restauro condotti da Ance Palermo sotto Palazzo Forcella De Seta, sono emerse tracce di un dipinto del tardo Cinquecento attribuito al pittore spagnolo. Lâopera, legata al viceré Marco Antonio Colonna, era parte ...◉ ARCHEOLOGIA
Scoperto il deposito votivo del Tempio R con oltre 300 reperti. Tra punte di lancia e ceramiche raffinate, la città svela i suoi riti più profondi. Riaffiora un anello dâargento deposto una donna di alto rango come offerta alla d...