Ha la forma di un anfiteatro, è immersa in un oceano di mandorli e ulivi, e nelle giornate limpide, da quassù si vede il pennacchio dell’ Etna. A Delia si ha veramente l’impressione di essere al centro esatto della Sicilia, alzando lo sguardo si riconoscono alture e paesi, abbassandolo, la Piana di Gela. A qualche centinaio di metri dall’abitato sorge, su una rupe scoscesa, il castello normanno, una fortezza che doveva essere inespugnabile. Le cronache del De Spucches danno la fondazione di Delia – forse toponimo del luogo derivante da un santuario antico alla dea Diana – a opera di Gaspare Lucchesi, barone di Delia, tra il 1581 e il 1600. Come dote, Delia a metà Seicento passa ai principi di Palagonia e resterà loro fino al XIX secolo. Questa è una terra nobile e di contrasti, molto legata alle sue tradizioni e ai riti della Settimana Santa che risalgono a metà settecento: i “lamentatori” di Delia sono famosi, così come il suono della “19”, marcia funebre intonata dalla banda; la bellissima rappresentazione del Martorio richiama ogni anno migliaia di visitatori. Nel vicino Borgo Santa Rita si cuoce il pane più buono del mondo.

◉ EVENTI
Il 10 marzo ricorre il sesto anniversario della scomparsa dell'archeologo e assessore, che ha perso la vita nel 2019 nel disastro aereo in Etiopia. Per ricordarlo, la Regione Siciliana offre lingresso gratuito nei musei e organizza eventi...◉ BENI CULTURALI
Durante gli scavi in via Garibaldi, è emersa un'osteotheca del Sesto secolo avanti Cristo, un otre per vino riutilizzato come contenitore funerario per un bambino. Il ritrovamento, analogo a uno scoperto da Paolo Orsi, conferma una pratica...