Non si conosce l’anno della sua fondazione, ma è certo che esisteva già nel secolo XV, precisamente nel 1468. In essa erano solite farsi a suono di campana le riunioni dei giurati e di tutti i cittadini per deliberare cose importanti. Fu resa sacramentale il 18 aprile 1795 con lettera del Ciantro della cattedrale di Palermo.
A questa chiesa erano aggregate la venerabile Unione del Miseremini, la confraternità dei SS. Crispino e Crispiniano e quella di Maria SS. Addolorata. Nel 2024 la chiesa è stata riaperta al culto. Con la riapertura al culto della chiesa, sono tornati alla loro sistemazione originaria varie opere d’arte di questo ricco luogo, come “i misteri”, a grandezza naturale che vengono portati in processione la mattina del Venerdì Santo. È tornato a troneggiare sull’altare maggiore quello che è uno tra i più rinomati e antichi dipinti su tavola: il polittico della Madonna col Bambino con S. Pietro e S. Paolo, fino ad ora esposto al monastero di santa Caterina a Palermo. Anche l’effige dell’apostolo Pietro e il quadro delle anime sante del Purgatorio sono rientrati nella chiesa a cui danno il nome.