Un Cristo di oggi che offre il suo aiuto agli uomini: il mito di Prometeo racconta di un tempo che viene prima del tempo, di uno spazio che non è uno spazio. E questa “Meditazione su Prometeo”, performance itinerante del Collettivo PoEM, Potenziali Evocativi Multimediali, con la regia di Gabriele Vacis, lo rende un uomo di oggi con le sue paure, le debolezze, la voglia di emergere. Il titano ha rubato il fuoco agli dei per donarlo agli umani, per questo Zeus lo punisce inchiodandolo ad una rupe ai confini del mondo, in Scizia. Lì, sofferente ma non del tutto vinto, riceve delle visite: le Oceanine e il loro padre, Oceano, e poi la vergine Io, per ultimo Hermes. C’è chi lo raggiunge per scelta e chi ci capita, ma in entrambi i casi questi incontri sembrano essere più delle visioni che veri e propri dialoghi. Prometeo racconta ciò che è successo, tesse le fila di un racconto antico, rivendica il suo diritto alla libertà e la giustezza della sua ribellione.
Prima della narrazione partecipata che prende spunto dalla tragedia classica – già portata in scena da PoEM -, sarà aperto un laboratorio al territorio, dalle 15,30 alle 17. In scena gli artisti Davide Antenucci, Erica Nava, Andrea Caiazzo, Edoardo Roti, Enrica Rebaudo, Lorenzo Tombesi, Eva Meskhi, Roberto Tarasco.