
E’ una passeggiata utile ad immergersi nell’architettura chiaramontana attraverso gli occhi di Carlo Scarpa che, si sa, è uno tra gli indiscussi protagonisti della storia dell’architettura del Novecento in Italia. A Palermo Scarpa opera su due capolavori medievali e sarà il Professore Santo Giunta a svelare i suoi processi progettuali. Dal 1953 al 1954, lascia a Palermo una brillantissima lezione di museografia “vivente” a Palazzo Abatellis. Poi, agli inizi degli anni settanta, riesce a catturare, nella fisicità dello spazio costruito di palazzo Chiaromonte ossia lo Steri, le relazioni essenziali tra questa architettura, opera trecentesca, la città contemporanea e il frontaliero Ficus di piazza marina. La chiave usata per decifrare quest’opera è il cammino, l’immergersi passo dopo passo nell’architettura chiaromontana, in un percorso-discorso paripatetico.