
Nella minuscola cripta del convento delle Repentite (ree-pentite), le prostitute convertite alla vita monastica, appare per soli dieci spettatori alla volta la cortigiana protetta dal vicerè Colonna. È lei a raccontare gli editti e i bandi contro le donne come lei (per vestirsi da donne honeste dovevamo pagare una tassa al convento) ma anche a descrivere avvenimenti come l’annuale “corsa delle bagasce”, la cui vincitrice si aggiudica un premio. Una storia reinventata sulla base di una puntigliosa ricerca fra le pagine degli annali della città di Palermo attingendo dal Mongitore, Palmerino, Marchese di Villabianca. Il personaggio parla della sua vita, colta in un preciso momento, mescolando alle vicende personali gli avvenimenti della città. La Storia si racconta attraverso la voce di chi l’ha vissuta.