
Bambole in pannolenci, pupattole in biscuit, carrozzine in alpacca. E burattini, automobiline a
pedali, cavalli a dondolo, tricicli, automi e Mignonettes, cerbottane e fucili in legno. Circa 1600
pezzi raccontano i giochi dei bambini, dal II secolo avanti Cristo fino agli anni Cinquanta: il
Museo del giocattolo e delle cere della Certosa è l’eredità lasciata dal caparbio Pietro Piraino
Papoff – scomparso nel 2023 – che per anni ha raccolto una collezione unica, e l’ha messa a
disposizione del pubblico, nonostante la mancanza di aiuti istituzionali. A fianco dei giocattoli,
vive anche una collezione di antiche opere in ceroplastica. C’è un laboratorio di restauro per
bambole e pupazzi.
Il Salone della Certosa ospiterà una collettiva degli artisti di Visione d’Arte Cataldo, Di Gregorio, Frattini, Lanza, Raspante, Roppolo, Savona e Varisco.