
A Mascalucia, vicino a Catania, a 450 metri sul mare, sorgono Villa Trinità e il suo giardino botanico. La famiglia Bonajuto l’ha conservata nel tempo: costruita nel 1609 su residui di civiltà ellenistiche e romane, e colate laviche pietrificate del 1382, nel 1800 è un tenuta di campagna dove si produce prima vino, poi si coltivano agrumi sotto l’occhio attento degli aristocratici padroni di casa. È Salvatore Bonajuto, scultore, pittore e appassionato agronomo, a far nascere questo giardino esotico, dove convivono affettuosamente palme e succulente, agavi, aloe, Cycadaceae e Cactaceae di tutto il mondo, iris, Chorisia speciosa, ma anche sorbi, azzeruolo Crataegus azarolus e salvie, una collezione di 18 varietà siciliane di fico; tra saje dove scorre l’acqua, rasule che tagliano il terreno, appaiono le sculture di Bonajuto e di altri artisti contemporanei. In occasione del festival, Salvatore Bonajuto aprirà anche il suo atelier, spiegando opere, periodi, motivazioni.