
La cappella interamente affrescata dal Borremans è uno spettacolo inatteso appena si supera il cortile austero. Nel 1600 i preti poveri stazionavano ai Quattro Canti per chiedere l’elemosina o aspettare che qualcuno li ingaggiasse per celebrare una messa: un gruppo di sacerdoti sentì l’urgenza di autotassarsi per offrire la propria solidarietà ai fratelli più disagiati. Nacque nel 1608, così, la Congregazione della Carità di San Pietro, che resiste ancora oggi dopo più di 400 anni e che ha sede in via Maqueda, in questo oratorio trasformato in tesoro d’arte nel Settecento da Guglielmo Borremans. Tutte le pareti sono affrescate riccamente; di particolare bellezza la Liberazione di San Pietro dal carcere e la Gloria di San Pietro. L’assetto dell’oratorio fu modificato alla fine dell’‘800 per ricavare delle botteghe al piano terreno.