
Palermo, sin dall’alba dei tempi, fu meta di traffici e commerci con tutto il Mediterraneo. Mercanti fenici, orientali, genovesi, pisani, amalfitani, veneti fecero della città un punto commerciale molto ambito, che per lungo periodo divenne la “testa di ponte” con l’Africa e con l’immenso tesoro che essa rappresentava: le vie dell’oro e delle spezie. Originariamente denominata Amalfitania per la presenza dei mercanti amalfitani, l’attuale Vucciria, trovandosi in prossimità del mare, fu il centro nevralgico del commercio di Palermo tra il Quattrocento e il Settecento. Successivamente mutò nome in Quartiere della Loggia, per la concentrazione delle logge, ambienti chiusi o aperti dove i mercanti discutevano dei propri affari e dove si esercitava la “mercatura”, la pratica del commercio. L’itinerario si svolgerà all’interno del quartiere, fra le numerose chiese e gli angoli che riservano tanti piccoli e grandi segreti. Se l’antico mercato del quartiere, detto Buccerìa vecchia, un tempo uno dei più importanti della città è oggi pressoché scomparso, è però possibile leggere la grandezza di Palermo nel passato attraverso quel che ne rimane.