
Un vero tuffo nella vita di ieri attraverso i documenti dei catanesi dal 1820 in poi: l’Archivio del Comune di Catania riceve, custodisce e rende fruibile più di ottomila tra buste, volumi e registri, che coprono un arco di tempo dal 1820 al 1986. Dal 1998 è ospitato nell’ex chiesa di Santa Caterina da Siena (o S. Caterina del Rosario), già annessa al convento dei Padri Domenicani. Il nucleo originario del patrimonio archivistico sopravvisse all’incendio del Palazzo Municipale, nel 1944, ma altri documenti arrivano da archivi e biblioteche; poi la riproduzione di centinaia di registrazioni dal fondo Real Cancelleria di Sicilia e dei Riveli di Catania, e l’acquisto della “Giuliana” (registri o compendi di atti) dei fratelli Rizzari, redatto intorno al 1647, un indice-sommario manoscritto che ordina e riassume i documenti del Senato catanese. L’archivio custodisce il Fondo Eredi Verga: lettere, carteggi, atti giudiziari, contabilità libri, articoli di giornali, e altra documentazione. La storia della famiglia nel corso di due secoli, ma anche le atmosfere, relazioni, abitudini dello scrittore.