
La gestione dell’acqua, sia storicamente che attualmente, è cruciale per il mantenimento degli habitat naturali e la vita che essi sostengono. Con il geologo Pietro Todaro, il più grande esperto del sottosuolo di Palermo, ci si addentrerà in un luogo suggestivo, l’antico “tempio dell’acqua” che ancora rifornisce l’acquedotto palermitano, dove si percepisce l’ingegno di coloro che nei secoli hanno fornito acqua alla città. Il nome “Gabriele” potrebbe derivare dall’arabo “Al Garbal” (grotta irrigante), indicando che le sorgenti erano note già nel X secolo. Geologicamente, il sito è costituito da quattro sorgenti da contatto, alimentate dal massiccio Sagana Monte Cuccio. L’acqua era usata per scopi domestici e per alimentare i mulini.










