
L’edificio fu voluto dall’arcivescovo monsignor Letterio D’Arrigo nel 1891 accanto ad un Istituto per orfanelle; dedicato al Sacro Cuore ed ai santi Placido ed Alfonso de’ Liquori, fu progettato dall’ingegnere Carlo Prestopino. Il terremoto del 1908 fece crollare il tetto che fu ricostruito in legno dalle maestranze straniere che si occuparono delle baracche della città. Il prospetto è decorato da una scultura in marmo di Gregorio Zappalà. Ospita preziose opere d’arte tra cui una tela ottocentesca di San Placido con la Madonna della Lettera e una rara veduta di Messina. E dal terremoto vi riposa anche il venerabile padre Domenico Fabbris legato al celebre Bambinello delle lacrime. L’istituto passò dalle suore Collegine alle Domenicane che gestiscono ancora la scuola dell’infanzia. Dopo il terremoto venne trasferito nel giardino il plurisecolare ulivo di San Placido, testimone del martirio del santo benedettino.