
Sorto nel 1835 quando fu vietata la macellazione nelle piazze pubbliche, lo storico mattatoio ha funzionato senza scosse fino agli anni Settanta, quando fu abbandonato e divenne un deposito: la struttura è sobria, in pietra e si nota a distanza, oggi è sospesa tra passato operativo e futuro sociale, visto che è al centro di un ambizioso progetto di Agenda Urbana – risorse POR/Fesr pari a circa un milione di euro – che lo dovrebbe trasformare in un centro sociale e culturale. Completamente rinnovato e pronto ad ospitare un centro diurno, apre per la prima volta in esclusiva le porte al pubblico, in un percorso che intreccia passato e presente e per l’occasione una mostra d’arte contemporanea e di antiche fotografie del mattatoio comunale.