
La collezione di strumenti storici di chimica (Museo Emanuele Paternò) è ospitata nel Dipartimento di fisica e chimica “Emilio Segrè”; la sua nascita è legata alla figura del chimico Stanislao Cannizzaro che tra il 1862 e il 1871 fondò a Palermo una prestigiosa scuola chimica internazionale. Si visiteranno tre sale con i classici banconi di laboratorio e vetrine nelle quali sono custodite centinaia di strumentazioni scientifiche in uso tra la seconda metà del XIX e la fine del XX secolo. Tra gli strumenti esposti, numerose bilance a due bracci munite di scatole con pesi in ottone o cristallo di rocca. L’evoluzione della strumentazione analitica nell’Ottocento è testimoniata dalla presenza dei primi esemplari di spettroscopio inventati da Kirchhoff e Bunsen nel 1860; ma anche microscopi, polarimetri, rifrattometri e colorimetri di Duboscq. In una bacheca sono conservati alcuni cristalli, sintetizzati da Guglielmo Körner nel 1867, che costituiscono una prova determinante nella descrizione della struttura chimica delle molecole aromatiche.