
Dopo tre anni di chiusura al pubblico perché erano in corso lavori di consolidamento idrogeologico, riapre finalmente uno dei luoghi più suggestivi della città: le latomie di Cava Gonfalone. Un viaggio nel ventre della città, in quella che si può definire la “Ragusa in negativo”, il volto nascosto della ricostruzione post-terremoto. Di fatto da qui fu estratta la pietra con cui è stata ricostruita la città di Ragusa, dopo il terribile terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto. Di fatto, nelle cave si scavava e sopra si elevavano i palazzi. Le cave furono ancora funzionanti fino agli anni sessanta del Novecento.









