
Nella chiesa di San Martino dei Bianchi ha sede la Nobile Arciconfraternita dei Bianchi che nacque nel 1570 sotto l’insegna del SS. Crocifisso, per portare conforto ai condannati a morte. La chiesa è molto bella, costruita su commissione dell’Arciconfraternita e progetto di Stefano Ittar a inizio Settecento, dopo che la precedente sede era stata distrutta dal terremoto del Val di Noto. Ospita anche un oratorio, una biblioteca con documenti e volumi che risalgono al XVI secolo e una pinacoteca con i ritratti dei Governatori dal 1711 a oggi. L’Arciconfraternita ha attraversato indenne i secoli mantenendo una vocazione religiosa e civica, riconosciuta dallo Stato italiano e inserita nel cammino ecclesiale diocesano; ma ha anche saputo rinnovarsi senza rinunciare alla sua identità. Se un tempo i confrati erano figure riservate, oggi sono protagonisti attivi nella società, avvocati, medici, imprenditori, artisti, ecclesiastici e funzionari pubblici, uniti dal desiderio di mettere le proprie competenze al servizio della comunità.