
Sospeso tra arte e storia, Palazzo Cosentini è una delle meraviglie del tardo barocco ibleo. I suoi celebri balconi scolpiti, sorretti da grotteschi e deformi mascheroni in pietra (i mascheruna di l’Archi) che sembrano raccontare mille storie con volti che esprimono stupore, ironia e mistero. All’interno, tra eleganti pavimenti in pietra calcarea e pietra pece, si respira l’atmosfera di una Ragusa nobile e operosa e si legge la storia dell’ascesa di una famiglia che, dopo il terremoto del 1693, ha saputo trasformare la ricostruzione in una nuova stagione di potere e bellezza. Costruito nella seconda metà del XVIII secolo dal barone Raffaele Cosentini e dal figlio Giuseppe, il palazzo si trova tra Salita Commendatore con la scalinata che metteva in comunicazione il quartiere inferiore con quello superiore, e la strada di San Rocco, che attraversava la vallata di San Leonardo e si collegava alle “trazzere” che conducevano a Comiso e Chiaramonte.