
Il palazzo che ospita la Città Metropolitana è l’ex convento dei frati Minoriti nel cuore del centro storico, fra piazza Duomo e l’anfiteatro romano. Venne realizzato nel ‘700, sulle macerie di un primo convento distrutto dal terremoto del 1693. A dirigere i lavori fu chiamato, fra gli altri, l’architetto Francesco Battaglia, l’artefice della rinascita di Catania. Lo stile è tardo barocco, con un inaspettato tocco classico. Rimase ai frati fino alla soppressione degli Ordini ecclesiastici nel 1866, quando passò al Demanio e ceduto all’amministrazione provinciale. Che destinò l’ala est (affacciata su via Etnea) a sede della Prefettura, anzi lo stesso prefetto vi fissò la residenza ufficiale fino al 1937. Per la nuova destinazione si resero necessari lavori di trasformazione e di ampliamento, affidati a Giuseppe Lanzerotti e, successivamente, a Francesco Fichera, al quale si deve il parziale recupero del cortile, con il chiostro che abbraccia ancora un pino secolare.