
La costruzione di Palazzo Moncada fu avviata nella seconda metà del ‘600 ma si interruppe dopo un decennio, alla partenza del suo promotore, Luigi Guglielmo Moncada. Del palazzo a pianta quadrata con cortile centrale, fu edificata soltanto la parte posteriore, rivolta verso il giardino, in modo da poter continuare a utilizzare la dimora cinquecentesca allora affacciata sull’attuale corso Umberto I, sede di una ricca corte tra XVI e XVII secolo. Il palazzo è impreziosito da una fastosa teoria di mensoloni, “gattoni”, antropomorfi e zoomorfi. Ospita la galleria civica d’arte con le sculture dei nisseni Michele Tripisciano e Giuseppe Frattallone, oltre a esposizioni temporanee e, nell’ex cortile, il teatro Rosso di San Secondo. La storia del palazzo e della famiglia Moncada sarà raccontata da un nuovo allestimento nell’ex ufficio tributi, un’area del palazzo aperta nuovamente al pubblico.