
Il palazzo di Don Giuseppe Sansone, progettato verso il 1897 dall’ingegnere In-dovina (che con l’architetto Ernesto Armò ultimò la facciata del Duomo nel 1912), fu una novità dell’epoca sia per la sua ampiezza che per la sua magnifi-cenza. E l’anno scorso è stata la sorpresa più amata del festival. Giuseppe San-sone fu patriota e possidente, titolare di un’azienda legata alle opere pubbliche, mentre il fratello Alfonso, docente di Storia moderna e presidente della Società Siciliana per la Storia Patria, fondò il Museo del Risorgimento di Palermo nel 1918, e fu amico personale di Francesco Crispi e di Vittorio Emanuele Orlando. Il palazzo possiede un portone imponente (ora la facciata è in restauro), sopra si aprono i balconi a traforo sulle coppie di colonne in marmo. Le sale sono di una bellezza inattesa, tra mobili d’epoca, specchiere, velluti e damaschi; con-servano ancora i soffitti in legno decorati dal Gregorietti.