
È veramente uno dei luoghi riconquistati della cittadina: l’area del Roccazzello abbandonata e ormai ridotta a discarica è completamente rinata e si è trasformata in un belvedere con sedute in pietra, un pavimento in basolato, un agrumeto e una vista magnifica, grazie ai fondi del PNRR. E’ stata soprattutto recuperata la cinquecentesca chiesa di Maria Santissima di Roccazzello che
racconta una storia antica fatta di fede popolare e silenziosa bellezza. E’ a cielo aperto, immersa nella natura, un luogo di pace e devozione. Edificata alla fine del Cinquecento dopo il leggendario ritrovamento di un’effige della Madonna incisa su una pietra da parte di un contadino, la chiesa è da sempre un luogo di culto mariano e raccoglimento spirituale. L’eremita Pietro Pollani la restaurò nel 1812 e vi visse fino alla sua morte nel 1854. Abbandonata negli anni ’80, è stata restaurata in questi ultimi mesi: oggi sono di nuovo visibili l’antico atrio, le strutture murarie originali, i resti degli affreschi sull’altare e una cisterna sotterranea a cui si accede tramite una scala.